L’arte è l’unica cosa seria al mondo. E l’artista è l’unica persona che non è mai seria. (Oscar Wilde)
Genesi di un “Nuovo soggetto”
Nuovo, si fa per dire. Nuovo, per me. Cerco una forma espressiva incentrata sul tema, del rapporto tra l'essere umano e la natura, in un contesto particolare.
Detto questo. Detto tutto! Potrei anche andarmene al mare.
Troppo facile! Devo argomentare, comunicare, emozionare! Descrivere un’opera d’arte, è un’arte. UN’ARTE NELL’ARTE. Chissà perché, quando si ha a che fare con l’arte, i “pipponi”, in senso buono, sono sempre dietro l’angolo. Soprattutto, quando si è consapevoli di avere un piccolo difetto. Quello di essere “leggermente” prolisso, prosaico e logorroico. Rassicuro, tuttavia, il malcapitato lettore, che farò l'impossibile per non esserlo. Somministrando la mia "summa", a piccole dosi. Gradualmente, un po' alla volta. A puntate. Mi sono messo in testa, di trovare una formula espressiva, capace di rappresentare, l'influenza della natura, sui rapporti interpersonali, sia individuali che di gruppo, in contesti inusuali.
Sembra, complicato! E lo è! Ma oggi mi gira così. Quali contesti? I miei preferiti, in questa fase della mia vita. All'aria aperta, sulla spiaggia, al mare. Esattamente, guarda caso, il contesto ambientale in cui vivo. L'Anglona, Nord Sardegna. Dipingo, scorci di vita quotidiana all'aperto. Attirato e ispirato dall'atmosfera suggestiva, che, aleggia intorno agli ombrelloni sparsi lungo la spiaggia. Sia quando proteggono dai raggi ultravioletti gli esseri umani. Sia quando spiccano solitari, all'orizzonte, insieme ad altri esseri inanimati: sedie sdraio, ciabatte, libri, teli, giochi da spiaggia, occhiali. Conferendo un clima surreale e metafisico, suggestivo alle mie composizioni.. Una sorta di terre di mezzo che popolano, fantasiosi, mondi paralleli. Al centro dei quali, emerge, spesso, la figura della DONNA, come massima espressione della bellezza, universale. Simbolicamente raffigurata dai lineamenti ieratici delle Bagnanti. Emblema di una umanità aperta e diversa. Guidato dai miei sensi, rinfrescati e rilucidati per l'occasione, e al grido di: “Adesso o mai più”. Sfodero le mie sopite virtù, alla scoperta di una nuova avventura artistica. Parafrasando un famoso bestseller “Alla ricerca del tempo perduto” di Proustiana memoria, colgo l'occasione per recuperare, oltre al tempo, i miei modesti saperi e sensibilità umane. La genesi di uno stile espressivo, ispirato dalle "Bagnanti", sta emergendo, nonostante la vetustà del soggetto. Le bagnanti, muse ispiratrici di tanti grandi artisti, hanno pervaso la storia dell'arte, fin dalla notte dei tempi. Non sarà certo questa versione, iconica e utopica, a comprometterne la reputazione conquistata nei secoli. Una rivisitazione estetica che induce a modificare la percezione del reale, e riflettere meglio, sulla propria condizione umana. Sullo sfondo di scenari naturali (cielo, mare, terra) stilizzati, mediante strisce parallele di colori, che corrono lungo la linea dell'orizzonte, in un'atmosfera carica di suggestioni surreali e metafisiche.